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Meditazione Vs Mindfulness, conosci davvero la differenza?

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Negli ultimi anni, concetti come meditazione e mindfulness sono diventati sempre più popolari, tanto da essere spesso usati come sinonimi. Tuttavia, sebbene siano strettamente collegati, sono concetti diversi, rappresentano due pratiche con obiettivi e metodi distinti.

Quali sono dunque le differenze tra meditazione e mindfulness e quali sono i diversi tipi di meditazione? Proviamo a stilare le peculiarità di ciascuna tecnica  dalla più antica alla più moderna, per aiutarti a scegliere la pratica più adatta alle tue esigenze.

Meditazione e Mindfulness: cosa sono e in cosa differiscono?

Per cominciare vorrei riportare una distinzione chiara ed efficace fatta da Virginia Gambardella in occasione dello scorso Kalemana Festival in cui si possono già intuire le differenze sia concettuali che sostanziali:

La meditazione è proprio una pratica formale, quindi richiede il trovarsi in un luogo, in uno spazio, prendersi del tempo, ci si ritrova in una posizione comoda, generalmente ma non necessariamente seduta, gli occhi sono chiusi e si comincia a prestare attenzione ad un elemento, un elemento che può essere il respiro, una sensazione del corpo potrebbe essere un mantra. Ci sono tante pratiche di meditazione, io personalmente pratico la vipassana, ma c’è la meditazione zen, la meditazione mindfulness, c’è la meditazione trascendentale e ci si immerge un po’ dentro sé stessi. Invece la mindfulness è proprio consapevolezza non reattiva e non ha necessariamente un recinto, non ha necessariamente un contenitore, più dilaga nella vita e meglio è, uno può praticare la mindfulness camminando, mangiando, può praticare la mindfulness parlando con qualcuno: è proprio la capacità di prestare attenzione in modo intenzionale nel momento presente, quindi non sto pensando a quello che deve succedere , non sto pensando a quello che è già successo, mi sto concentrando nel qui e ora e lo faccio senza giudizio, in modo non giudicante.

Meditazione: una pratica antica per coltivare la consapevolezza

La meditazione è una pratica millenaria che ha origini in diverse tradizioni spirituali, tra cui l’induismo, il buddismo e il taoismo. È un termine generico che racchiude una vasta gamma di tecniche volte a sviluppare la consapevolezza, la concentrazione e la calma interiore. L’obiettivo principale della meditazione è trascendere il pensiero ordinario, raggiungere stati di profonda quiete e connessione con il proprio sé interiore. Esistono molte tecniche meditative, che esploreremo più avanti, ma tutte condividono alcuni elementi chiave:

  • Attenzione focalizzata (sul respiro, su un mantra, su un oggetto)
  • Osservazione non giudicante dei propri pensieri ed emozioni
  • Sviluppo della calma mentale e della chiarezza

Mindfulness: il potere dell’attenzione nel presente

La mindfulness può essere considerata una forma specifica di meditazione, ma con un’applicazione più ampia alla vita quotidiana. Il termine deriva dal sanscrito “Sati” e significa “consapevolezza”, ma è stato reso popolare in Occidente grazie al biologo Jon Kabat-Zinn, che negli anni ‘70 ha sviluppato il programma MBSR (Mindfulness-based Stress Reduction).

La mindfulness consiste nel prestare attenzione al momento presente in modo intenzionale e non giudicante. A differenza della meditazione tradizionale, che può essere praticata in momenti specifici, la mindfulness può essere integrata in ogni attività quotidiana: mentre si mangia, si cammina, si lavora o si interagisce con gli altri.

Differenze principali tra Meditazione e Mindfulness:

Meditazione Mindfulness
Origine Tradizioni spirituali orientali (Buddismo, Induismo, Taoismo) Tecnica moderna sviluppata in Occidente, ispirata alla meditazione Vipassana
Obiettivo Trascendere la mente e raggiungere stati di coscienza più elevati Aumentare la consapevolezza nel momento presente
Modalità di pratica Sessioni dedicate con tecniche specifiche (es. Vipassana, Zen, Mantra) Può essere praticata in qualsiasi momento della giornata
Approccio Spesso associata a un percorso spirituale Approccio laico, utilizzato anche in ambito terapeutico
Benefici principali Riduzione dello stress, maggiore consapevolezza, crescita spirituale Maggiore concentrazione, gestione delle emozioni, riduzione dell’ansia

I principali tipi di meditazione

Ora che abbiamo chiarito le differenze tra meditazione e mindfulness, vediamo alcune delle principali tecniche di meditazione, ognuna con caratteristiche e benefici specifici.

Meditazione Vipassana: la via dell’intuizione

La meditazione Vipassana rappresenta una delle forme più antiche di meditazione buddista, nota per il suo approccio intuitivo. Il termine “Vipassana” significa “vedere le cose così come sono” e questa pratica si basa sull’osservazione profonda del respiro e delle sensazioni corporee. Il suo obiettivo è accogliere pensieri ed emozioni senza giudizio, favorendo una maggiore consapevolezza e lucidità mentale. Oltre a ridurre ansia e stress, la Vipassana aiuta a gestire con maggiore equilibrio le emozioni.

Meditazione Zen (Zazen): la pratica della semplicità

La meditazione Zen, o Zazen, è tipica del Buddismo Zen giapponese e si distingue per la sua semplicità oltre che per la grande attenzione posta sulla postura: il praticante si siede a gambe incrociate, concentrandosi sulla respirazione e sul momento presente. A differenza di altre tecniche, lo Zazen non prevede un oggetto specifico di concentrazione, ma incoraggia a lasciare fluire i pensieri senza attaccarsi ad essi. Questa meditazione favorisce la concentrazione, la pazienza e una profonda chiarezza mentale.

Meditazione Trascendentale: il potere dei mantra

La Meditazione Trascendentale (MT) è una tecnica sviluppata dal maestro indiano Maharishi Mahesh Yogi e si basa sulla ripetizione silenziosa di un mantra (una parola o suono sacro) per raggiungere uno stato di profonda tranquillità. La ripetizione del mantra aiuta a calmare la mente, portando benefici come il rilassamento profondo, un sonno migliore e una maggiore creatività ed energia.

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Meditazione con i Chakra: equilibrio energetico

La meditazione con i Chakra, invece, si ispira alla tradizione yogica e si concentra sull’armonizzazione dei centri energetici del corpo. Attraverso visualizzazioni, tecniche di respirazione e l’uso di mantra specifici, questa pratica mira a bilanciare le energie interne, favorendo un maggiore benessere emotivo, il rilascio di tensioni fisiche e una più profonda connessione con sé stessi.

Meditazione Metta (Loving-Kindness): coltivare l’amore e la compassione

la meditazione Metta, conosciuta anche come meditazione della “gentilezza amorevole”, è una pratica buddista che coltiva sentimenti di amore e compassione verso se stessi e gli altri. Attraverso la ripetizione di frasi positive, come “Che io possa essere felice, che io possa essere in pace”, questa tecnica aiuta a ridurre rabbia e conflitti interiori, favorendo empatia e relazioni armoniose. Inoltre, sviluppa un senso di gratitudine e benessere che si riflette nella vita quotidiana.

Tipo di Meditazione Focus Benefici
Meditazione Vipassana
(la via dell’intuizione)
Osservazione del respiro e delle sensazioni corporee senza giudizio. Maggiore consapevolezza, riduzione di ansia e stress, equilibrio emotivo.
Meditazione Zen (Zazen)
(la pratica della semplicità)
Postura, respiro e presenza nel momento attuale. Aumento della concentrazione, pazienza e chiarezza mentale.
Meditazione Trascendentale
(il potere dei mantra)
Ripetizione silenziosa di un mantra per calmare la mente. Rilassamento profondo, miglioramento del sonno, maggiore creatività ed energia.
Meditazione con i Chakra
(equilibrio energetico)
Armonizzazione dei centri energetici con visualizzazioni, respirazione e mantra. Benessere emotivo, rilascio delle tensioni, connessione con sé stessi.
Meditazione Metta (Loving-Kindness)
(coltivare l’amore e la compassione)
Generare amore e compassione attraverso frasi positive. Riduzione della rabbia, sviluppo di empatia e relazioni armoniose.

Conclusione: quale pratica scegliere?

Se il tuo obiettivo è sviluppare consapevolezza nella vita quotidiana, la mindfulness è un’ottima scelta, in quanto ti permette di essere presente in ogni momento, senza bisogno di una sessione formale di meditazione.

Se invece vuoi approfondire il lavoro su te stesso e sulla tua mente, la meditazione offre numerose tecniche per migliorare la concentrazione, ridurre lo stress e raggiungere una maggiore serenità interiore.

La meditazione è davvero come un allenamento mentale, come andiamo in palestra e ogni ripetizione rafforza la nostra muscolatura, quindi aumenta la nostra forza, così ogni sessione di meditazione rafforza la nostra capacità di prestare attenzione, che è la stessa che usiamo nella mindfulness – conclude Virginia Gambarderla che sulla mindfulness ci tiene a precisare due cose –  la prima è che la mindfulness è veramente uno stile di vita, è un modo di vivere e la seconda che è una cosa mi ripeteva sempre il mio insegnante di meditazione:  mindfulness is a skill è un’abilità, non è qualcosa che abbiamo in modo innato, ma richiede sforzo, richiede allenamento.

La cosa importante, sicuramente rimane quella di trovare la pratica più adatta a te e integrarla con costanza nella tua routine, anche solo per pochi minuti al giorno. I benefici saranno visibili in breve tempo, aiutandoti a vivere con più consapevolezza, equilibrio e serenità.

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